IL CONVEGNO DEL 14 APRILE AL PALAZZO DUCALE DI LUCCA

Il convegno MEDIA EDUCATION. NAVIGHIAMO SICURI!
è stato organizzato dal gruppo "Genitori in cammino" dell’Associazione Mandalavita, col fine di fornire alcune risposte a fondamentali domande sull’argomento internet ed ha visto la partecipazione non solo ai genitori di ragazzi ed adolescenti, che giornalmente navigano nella rete, più o meno attrezzati e protetti, ma anche di educatori e operatori del sociale che vengono in contatto con i giovani navigatori. Dopo la presentazione della Presidente dell'associazione Rita Roberto è stata data la parola a un grande esperto della materia e anche nostro grande amico,  Lorenzo Salvadori Amadei, webmaster ed esperto qualificato di Informatica, da sempre impegnato a fornire zattere e salvagenti a chi si avventura in queste acque.

















Lorenzo Salvadori Amadei è il Presidente dell’Istituto Prevenzione del Disagio Minorile (IPDM) di Roma, che opera a livello nazionale ed internazionale per la tutela dei minori realizzando interventi formativi, di sensibilizzazione, di consulenza e di promozione del benessere. Da sempre l'IPDM sottolinea la priorità e l’importanza della prevenzione, affinché la tutela dei bambini e degli adolescenti non si limiti a divenire esclusivamente un intervento a posteriori.

Il www.soschild.org è il sito ufficiale dell’I.P.D.M., che fornisce notizie e informazioni sulle attività dell’Istituto, nasce come portale della solidarietà sociale, per dare spazio a tutte quelle realtà, grandi e piccole, che quotidianamente si impegnano nella difesa dei più deboli. 


Lorenzo ha iniziato a spiegare l’ideologia della rete, facendoci riflettere che la visione che ne ha un adulto è quella di un modello tecnologico complesso, di un sistema tecnico di trasmissione di dati e immagini. E ciò dipende dalla sua cultura umanistica fortemente legata all’esperienza dell’evoluzione tecnologica degli ultimi secoli.
La visione di un adolescente, invece, è completamente diversa, perché internet è per lui un mezzo di informazione, un luogo di aggregazione, un fluido e costante sistema di comunicazione e di scambio. La visione della rete deriva dalla sua esperienza diretta con i numerosi supporti con cui è venuto in contatto fin dalla nascita. E più gli elementi della rete si evolvono, seguendo il progresso tecnologico, più conseguentemente si allarga la forbice di comprensione e di utilizzo che divide le generazioni.
La rete di oggi (contrariamente alla prima rete che si configurava come l’unione di sistemi che accedevano simultaneamente alle stesse informazioni) si presenta come uno strumento “interattivo” e “proattivo”, in grado non solo di fornire informazioni ma di riceverne e di modificarsi sulla base di ciò che viene inserito.















Lorenzo ha spiegato che la CHAT (room) sono quei sistemi di scambio sincrono di informazioni, ovvero quei sistemi che consentono a due utenti di essere in contatto, purchè entrambi contemporaneamente davanti ad un computer. 
La CHAT ROULETTE è invece un diabolico sistema di video chat (cioè di video chiamata al buio), in cui i partecipanti non sanno chi verrà ad affacciarsi allo schermo (e, soprattutto, come…) ed è un modo per fare conoscenze bizzarre o per esibirsi nei modi più stravaganti. Lorenzo ci ha mostrato in diretta questo sistema, mediante un utente-civetta con cui si è collegato con una chat roulette. Gli utenti che si sono affacciati per pochi attimi, da varie parti del mondo, erano tutti adolescenti, soli o in gruppo, un po’ curiosi e un po’ annoiati!.

Ma i siti più frequentati in assoluto nella rete sono i SOCIAL NETWORK, sistemi che possono fungere da aggregatori sociali,  dove è possibile acquisire una propria “bacheca” da comporre, aggiornare e modificare a piacimento. Facebook, per esempio, il più famoso dei social network, ha nel mondo più di 500 milioni di utenti, che sono in continuo aumento.
La vera forza dei Social Network è la profilazione che l’utente è chiamato a fare, per dare contenuto al suo profilo, alla sua identità. E più dati, notizie o foto si inseriscono nel profilo personale, più il Social network crea categorie di utenti, che suddivide per gusti, aspirazioni e desideri, da offrire poi agli inserzionisti per una pubblicità mirata e personalizzata. Non tutti sanno che ciò che si inserisce nei profili personali (notizie, foto, immagini), rimane proprietà dei socialnetwork per 70 anni. E non è capitato una sola volta che foto pubblicate nei propri profili sono state la causa di mancate assunzioni, di licenziamenti o di altre spiacevoli conseguenze


IN VISITA ALLA CITTA' CON LORENZO

Domenica mattina alcuni di noi hanno accompagnato l'illustre ospite in una rapida  visita della città e dei più importanti siti culturali.